Ippocrasso et Astro-Crotto 2022: Festa dei Crotti e dell’Uva
Sabato 8 ottobre la struttura aprirà alle ore 17:00 e sarà aperta al pubblico fino alle ore 23:00 (orario continuato); gli operatori guideranno i partecipanti nella visita dell’Osservatorio a fronte di una offerta libera.
Domenica 9 ottobre la struttura sarà aperta alle ore 10:00 al pubblico fino alle ore 23:00 (orario continuato); gli operatori vi guideranno nella visita dell’Osservatorio, a fronte di una offerta libera.
Info @ https://www.astrofililariani.org/appuntamenti.php
Ippocrasso @ Astro-Crotto dove vino, binocolo e telescopio si incontrano per un’iniziativa 100% cultural-gastronomica.
Per ogni informazione è possibile contattare il Gruppo Astrofili Lariani chiamando il numero 0312077160 durante l’orario di apertura dell’osservatorio, oppure utilizzando i riferimenti sottostanti.
GRUPPO ASTROFILI LARIANI
Eventuali variazioni al programma (per es. a causa di avverse condizioni meteo) verranno comunicate sulla pagina:
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Definizione di Ippocrasso
Ippocrasso (o Ipocrasso) alias antica bevanda di origine greca a base di vino rosso, chiamata anche vino ippocratico, visto che diverse fonti ne attribuiscono l’invenzione a Ippocrate di Coo (medico, geografo e aforista, considerato il padre della medicina). Sulla base di alcune ricerche pare che nel V secolo a.C. sia stato proprio lui il primo a far macerare nel vino rosso greco, corposo e ricco di zuccheri, i fiori di artemisia absinthium e dittamo per ottenere una bevanda digestiva e tonificante. Ippocrasso che, come tanti altri beni, servizi e saperi furono importati dai Romani, che ne arricchirono la preparazione con timo, rosmarino e foglie di mirto (la bevanda fu citata nientepopodimeno che da Cicerone e Plinio il Vecchio in Naturalis Historia) oltreché dall’immancabile miele.
Ippocrasso bevanda capace di resistere anche alle invasioni barbariche e ai regno romano barbarici per arrivare all’Alto Medioevo, quando viene classificato fra i rimedi farmacologici, mentre con la diffusione della distillazione migliora sua la qualità, grazie al potere solvente dell’alcol che consentiva di utilizzare anche cortecce e radici.
Ippocrasso e Basso Medioevo: quivi con il proliferare dei traffici commerciali, nella ricetta entrano le nuove spezie, importate in particolare in quel di Venezia (patria del Carnevale) quali cannella, chiodi di garofano, rabarbaro, mirra, china e cardamomo.
Altri spunti e curiosità @
Archeoricette: L’ippocrasso