Giro perso per una sosta fisiologica

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Giro d’Italia perduto per una sosta idrica

Giro d’Italia edizione del 1957, addì 6 giugno, il giorno in cui il super favorito, il lussemburghese Charly Gaul, conosciuto con il soprannome di angelo della montagna, perde la rosea per essersi fermato a… fare pipì.

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Giro d’Italia del 1957 ma con un flash back ritorniamo all’anno precedente quando il corridore del Granducato aveva messo le sue ruote davanti a tutti prendendosi la maglia rosa a due tappe dal termine, nella frazione che da Merano portava al Monte Bondone dove Gaul tagliò il traguardo in solitaria staccando di sette minuti Alessandro Fantini e di dodici Fiorenzo Magni in una vera e propria bufera di neve, mentre metà dei ciclisti partiti la mattina si erano ritirati durante il percorso.

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Giro del ’57 anno nel quale la televisione comincia a seguire la corsa e Gaul con i suoi continui strappi in salita gli permisero di conquistare la maglia rosa e il più sembrava fatto ma… come diceva una vecchia canzone… Mi scappa la pipì

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Una premessa: quando i bisogni corporali richiamano all’ordine, meglio soddisfarli senza scendere dalla bicicletta o, al massimo, fermarsi in gruppo per evitare fughe o inseguimenti inutili e comunque vige un tacito codice d’onore che stabilisce che non si deve attaccare. A meno che… scatti lo sgarbo e così accadde nel caso di Gaul che esagera, perché supera con aria sorniona e altezzosa il gruppetto formato da Gastone Nencini ed Ercole Baldini, lo spagnolo Miguel Poblet Orriols oltreché il duo di Francia Raphaël Géminiani e Louis Louison Bobet e si ferma a lato strada e, mentre passano, si gira guardandoli con un sorriso quasi di sfida prima di appartarsi e iniziare la minzione.

Louison Bobet prende questo atteggiamento come uno sgarbo, gli mostra il dito medio, chiama a raccolta i suoi gregari e decide di attaccare con forza, mentre Gaul, rimasto praticamente da solo, non riesce a rientrare in gruppo per perdere all’arrivo dieci minuti circa.

Giro d’Italia del 1957 e quindi Bobet vince la tappa (Como – Monte Bondone), Nencini prende la maglia rosa che porta fino alla fine piazzandosi davanti a Bobet e Baldini, mentre Gaul arriva solo quarto…

Si prenderà poi la rivincita, ma questa è un’altra storia che racconteremo prossimamente…

(Continua)

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