Giro d’Italia scioperi et Svizzera

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Giro d’Italia scioperi, Svizzera et maglia Rosa

Giro d’Italia maggio 1954 va in scena la vittoria più rocambolesca che si ricordi a cura di un oriundo italo svizzero alias Carlo Clerici che, nato e cresciuto a Zurigo da padre italiano, era stato protagonista di un discusso episodio alla corsa rosa dell’anno precedente.

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Giro 1953 e Clerici, cittadino italiano ma residente in Svizzera, accusato di aver aiutato il (quasi) concittadino Hugo Koblet (rivale del mitico Fausto Coppi) a rientrare in gruppo dopo una caduta, viene estromesso dalla sua stessa squadra, la Welter; anche per questo chiede e ottiene la cittadinanza svizzera e si accasa, in vista del Giro 1954, nel team Learco Guerra che ha come vedette proprio Koblet, che aveva sfiorato il successo finale l’anno precedente, superato proprio da Coppi; i due sono ancora i favoriti della corsa rosa (anno 1954) lunga 4337 chilometri con il quarantenne Gino Bartali al crepuscolo della carriera e per l’ultima volta al via.

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Giro 1954 la cronaca:

  • dopo il cronoprologo e il Campionissimo ha già quattro minuti di margine su Koblet;
  • Coppi però va in crisi il giorno dopo e così il rivale lo supera in classifica, mentre in rosa va il romagnolo Minardi;
  • nella sesta frazione (Napoli-L’Aquila) vanno in fuga in quattro, che poi restano in due (protagonisti di una vita da gregario ndr), ovvero il Clerici e Nino Assirelli;
  • Clerici si aggiudica lo sprint (di quella che è diventata a tutti gli effetti una fuga bidone), mentre il gruppo arriva 34 minuti di ritardo con un’andatura modello cicloamatori, facendo però i conti senza l’oste; è vero che Clerici non è certo uno scalatore però…;
  • Clerici infatti da una parte perde minuti, tappa dopo tappa (per esempio sull’Abetone o nella di Riva del Garda o nella tappa alpina che termina  Bolzano) ma non così tanti anche perché Koblet da capitano si trasforma in fido gregario…;
  • dall’altra nella penultima tappa (Bolzano-Saint Moritz) va in scena il cosuidetto Sciopero della Bernina; in sostanza va affrontato l’omonimo passo (2323 metri di altitudine cima più alta del giro), quindi scenario idelale per attacchi con i quali infliggere distacchi abissali ma, per beghe economiche, il gruppo affronta la salita ad andatura turistica in segno di protesta, neutralizzando di fatto la tappa;
  • Carlo Clerici vince quindi il Giro d’Italia che si conclude il giorno successivo a Milano e diventa il secondo (si fa per dire) straniero a vincere la corsa rosa (proprio dopo Hugo Koblet che si era aggiudicato l’edizione del 1950).

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E poi? Clerici dopo quel giorno di gloria porterà a casa solo corse minori ovvero due GP di Locle (sempre nel 1954 e nel 1956) una Lucerna-Engelberg (nel 1957 ma già nel suo plamares nel 1953) con unico squillo nel Campionato di Zurigo del 1956 per passare alla storia come la meteora più rumorosa del Giro d’Italia.

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