Mondiali di Calcio 1942 in Patagonia?

Mondiali di Calcio 1942

Mondiali di Calcio 1942 si disputarono?

Mondiali di Calcio 1942 fra storia, leggenda e fiction: chi avrà ragione? Vediamo di districare insieme la matassa di un campionato che si disputò, forse, e nel quale capitarono cose dell’altro mondo, in tutti i sensi…

Mondiali di Calcio 1942 versante ufficiale e burocratico: durante il XXIII Congresso della FIFA (massimo organo calcistico a livello mondiale – con denominazione ufficiale in francese Fédération Internationale de Football Association) in quel di Berlino, allora capitale del Reich Millenario, il 13 agosto 1936 (anno delle Olimpiadi tedesche), la Germania  presentava la prima domanda ufficiale per l’organizzazione dei Mondiali del 1942, seguita poco dopo dal Brasile, in attesa della decisione finale prevista durante il Congresso FIFA del 1938 organizzando a Parigi.

Dopo due Mondiali consecutivi nel Vecchio Continente (Italia 1934 e Francia 1938) i delegati sudamericani spingevano per un ritorno al di sotto del Canale di Panama (dopo la prima edizione del 1930 in Uruguay): una candidatura, quella carioca, che presentava pro e contro; sul primo fronte il Brasile (al contrario proprio della Germania ndr) era favorevole alla partecipazione dei giocatori professionisti dalla competizione (al pari della FIFA); al contempo proprio la FIFA (e qui siamo sull’altra faccia della medaglia) temeva come un campionato agli antipodi comportasse il ritiro di molte selezioni europee (vedi edizione del 1930) last but not least per le elevate spese di viaggio.

Situazione di stallo, quindi, con la FIFA che covava una segreta speranza: che nel frattempo emergesse un’altra candidatura europea e quindi rimandava la designazione del paese ospitante al successivo congresso previsto per il 1939; proprio nel giugno di quell’anno la Federcalcio Argentina esprimeva il proprio interesse, senza però presentare una candidatura ufficiale e così, mentre il presidente della FIFA, il mitico Jules Rimet, si recava in Brasile per vedere de visu il progetto brasiliano, il primo settembre le truppe tedesche attaccavano la Polonia, dando così l’incipit alla Seconda Guerra Mondiale; morale della favola i preparativi per i Mondiali del 1942 venivano abbandonati e la quarta edizione rinviata sine die.
Next step luglio 1946, in Lussemburgo, dove le 34 federazioni presenti pianificavano di organizzare il torneo (i tornei…) ASAP riducendone addirittura la frequenza a due anni, negli anni dispari, per evitare la concomitanza con i Giochi Olimpici ogni due edizioni: IV e V edizione della Coppa Rimet al via quindi nel 1949 e nel 1951 con Brasile e Svizzera (uno dei pochi paesi europei risparmiati dalla guerra ndrcandidati unici; nel 1948, però, la FIFA, faceva dietrofront per tornare a una cadenza quadriennale (negli anni pari in cui i Giochi Olimpici non si svolgevano… fino al 1994 almeno per quanto riguardava quelli invernali…) e così lo svolgimento dei Mondiali in Brasile (IV edizione quella del Maracanazo) veniva posticipato al 1950, mentre il V (in Svizzera, quello legato in maniera indissolubile al team dell’Ungheria) passava dal 1951 al 1954.

Mondiali di Calcio 1942 ma allora…
… ecco comparire all’orizzonte (fra mito e realtà…) nientepopodimeno che un Conte, tale Vladimir Otz, ebreo emigrato dai Balcani alla Patagonia argentina, con la figlia Helena (che ovviamente diventerà la femme fatale della manifestazione), visionario e mecenate; collezionista accanito di memorabilia calcistiche, nonché amico personale di Jules Rimet, considera i Campionati del Mondo di Calcio come un ramoscello d’ulivo da lanciare sul globo terracqueo e nel maggio 1941, per porre fine al conflitto, li organizza in Patagonia, in un punto imprecisato tra lo stretto di Magellano e il fiume Colorado, tra le Ande e l’Atlantico, nel quale si affrontano dodici squadre; in questa dozzina anche un team dell’Italia (detentrice del trofeo) formato da operai, minatori, circensi, immigrati nella Terra del Fuoco per lavorare alla realizzazione di una enorme diga in mezzo al deserto ai quali si aggiungono, grazie a una colletta, due professionisti (tali Bernini e Puricelli). Per la Patagonia (o Mapuche) una squadra composta appunto da Indios Mapuche che affossa, però, la partecipazione di Argentina e Cile (i due paesi all’interno dei cui confini si trova la Patagonia stessa) che si rifiutano di giocare contro gli Indios; in questo modo sarà questo l’unico Mondiale di Calcio senza la partecipazione della nazione (nazioni) ospitante (i).

Ma come è venuta alla luce la storia di questa edizione fantastica dei Mondiali di Calcio? Il tutto prende (rectius prenderebbe) il via dal ritrovamento di uno scheletro abbracciato a una cinepresa, ovvero i resti di Guillermo Sandrini, cineoperatore argentino di origini italiane, ex fotografo di matrimoni, ingaggiato dal sopra citato Conte balcanico per filmare tutte le fasi dei Mondiali con tecniche allora all’avanguardia quali telecamere attaccate a un pallone aerostatico, video camere infilate nelle buche sul terreno, cineprese legate a fili e carrelli.

Mondiali di Calcio 1942 80 anni fa avvenne e dove ci fu di tutto tipo…

  • un giocatore tedesco spia di Hitler;
  • una selezione deutsch formata, oltreché dalla sopra citata spia nazista,  da soldati incaricati della manutenzione di un cavo telefonico sottomarino di collegamento fra Europa e Sudamerica;
  • la classica sfida Italia-Germania (vinta qui dai teutonici per 4-3 in semifinale dopo i tempi supplementari…);
  • i Mapuche accusati di ipnotizzare gli avversari per portare a casa il risultato (meglio i risultati);
  • il primo mondiale di calcio con la partecipazione dell’Inghilterra (i maestri avevano infatti snobbato le prime tre edizioni del ’30, ’34 e ’38);
  • un arbitro, un tale William Brett Cassidy (presunto figlio di Butch Cassidy) che dirige tutte le gare tranne (causa postumi di una sbornia) la semifinale Inghilterra-Mapuche, arbitrata invece dal maresciallo (inglese) Parlow (che nonostante le ovvie polemiche è appannaggio dei secondi).

E in data 19 dicembre 1942 (80 anni -1 giorno dalla finalissima di Qatar 2022, dopo partite (ovviamente) leggendarie va in scena una finale lunga un giorno e una notte fra Patagonia/Mapuche e Germania, vinta dai primi ma…
… nel  corso degli ultimi minuti del match un violento nubifragio fa crollare un argine della diga in cui lavoravano gli italiani e, mentre il pubblico scappa dallo stadio, durante la premiazione scoppia una rissa fra Tedeschi e Mapuche, pare per i motivi di ipnosi di cui sopra; nel bel mezzo di avvenimenti umani e naturali, l’arbitro prende la Coppa Rimet e fugge a cavallo, ma identica impresa non riesce al cineoperatore italiano che verrà ritrovato, decenni dopo, insieme alla sua fida macchina da presa facendo emergere dall‘oblio questa fantastica (in tutti i sensi) vicenda storia calcistica.

Ecce il fanta tabellino:

Giornata 1
Italia – Mapuche/Patagonia 1-0
Germania – Scozia 4-2
Inghilterra – Uruguay 3-2
Mapuche/Patagonia – Francia 2-1

Giornata 2 
Mapuche/Patagonia – Polonia 4-1
Scozia – Brasile 1-3
URSS – Uruguay 2-0
Spagna – Francia 3-0

Giornata 3
Polonia – Italia 0-3
Germania – Brasile 5-3
Inghilterra – URSS 1-0
Mapuche/Patagonia – Spagna 5-0

Semifinali
Germania- Italia 4-3 (dts)
Mapuche/Patagonia – Inghilterra 2-1

Finale
Mapuche/Patagonia – Germania 2-1

Ma sarà vero? O sarà solo un film?

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