Panettone storia gustosa e millenaria

Panettone una storia meneghina e gustosa

Panettone

Panettone un dolce tipico del quale è piacevole anche la storia: vediamola e raccontiamola insieme, perché è romantica, forse accidentale,  sicuramente molto antica, ma, in definitiva, la nascita del dolce tipico di Milano è ricca di fascino e leggende.

Panettone story 1 (storia d’amore)

Messer Ughetto degli Atellani era un falconiere che abitava nella contrada delle Grazie a Milano. Innamorato di Algisa, bellissima figlia di un fornaio, si fece assumere come garzone e, per incrementare le vendite, provò a inventare un dolce: con la migliore farina del mulino impastò uova, burro, zucchero e uva sultanina. Il successo fu strabiliante e ben presto i due giovani innamorati poterono convogliare a nozze.

Panettone story 2 (la casualità che fa la storia)

Il cuoco al servizio di Ludovico il Moro viene incaricato di preparare un sontuoso pranzo di Natale, cui erano stati invitati molti nobili del circondario. Ma colpo di scena (drammatico): il dolce, dimenticato nel forno, si carbonizza e, vista la disperazione del cuoco, un garzone di nome Toni propone una soluzione, ovvero portare in tavola ciò che aveva cucinato poche ore prima con quanto rimasto in dispensa (farina, burro, uova, della scorza di cedro e qualche uvetta). Vista la situazione senza via d’uscita. il cuoco acconsente e, tremante, si mette dietro a una tenda per spiare la reazione degli ospiti. E allora arriva il colpo di scena (numero 2) ma questa volta positivo: tutti sono entusiasti e al duca, che voleva conoscere il nome di quella prelibatezza, il cuoco rivela che L’è ’l pan de Toni e da pan di Toni, ecce il nome panettone.

Panettone story 3 (angeli del focolare)

Si narra di una consuetudine che nel IX secolo animava le feste cristiane legate al territorio milanese: a Natale la famiglia intera si riuniva intorno al focolare attendendo che il pater familias spezzasse un pane grande (l’antenato del dolce caro a San Biagio) e ne porgesse un pezzo a tutti i presenti in segno di comunione. Da pane grande deriverebbe il nome Panettone.

Panettone story 4 (ricchi e poveri)

Nel XV secolo, come ordinato dagli antichi statuti delle corporazioni, ai fornai che nelle botteghe di Milano impastavano il pane dei poveri (pane di miglio, detto il pan de mej) era vietato produrre il pane dei ricchi e dei nobili (il cosiddetto pane bianco, detto la micca); vi era però un’eccezione proprio nel giorno di Natale, quando aristocratici e plebei potevano consumare lo stesso pane, regalato dai fornai ai loro clienti: si trattava del cosiddetto pan de’ sciori o pan de ton, alias il pane di lusso, di puro frumento, farcito con burro, zucchero e zibibbo.

Panettone story 5 (marketing ante litteram)

La tradizione dolciaria ambrosiana si consolida, nel XX secolo, durante l’occupazione austriaca, e il panettone diventa protagonista di una gustosa abitudine: il governatore di Milano, al secolo Conte Karl Ludwig von Ficquelmont era solito offrirlo al principe Klemens Wenzel Nepomuk Lothar von Metternich come dono personale: un’operazione di marketing ante litteram dunque che contribuì a suo modo al successo oramai planetario…

Panettone story 6 (gli ingredienti)

Panettone prodotto da forno la cui ricetta contiene:

  • acqua
  • farina
  • burro
  • burro di cacao
  • latte
  • zucchero
  • lievito naturale
  • uvetta sultanina
  • canditi
  • uova
  • sale

Ingredienti eventuali:

  • miele
  • malto
  • estratto di malto
  • vaniglia
  • aromi naturali

Per essere panettone doc deve contenere non meno del 20% in peso sul prodotto di uvetta sultanina, scorze di arancia candite e cedro candito sull’impasto (calibro minimo 8×8) e non meno del 10% in peso di burro.

Photo by Luigi Viazzo with Huawei P8 Lite

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