Pupazzo di Neve la storia vera (parte I)

Pupazzo di Neve

Pupazzo di neve sinonimo di inverno,

Solstizio di inverno 22 dicembre

Natale

Natale ortodosso 7 gennaio

gioia e divertimento per generazioni di bambini, felici di creare da un bianco nulla un personaggio giocoso.

Ma anche il nostro pupazzo di neve ha una storia tutta sua e da raccontare.
Pare che l’incipit sia targato Olanda, quando fece la sua prima apparizione nelle fredde notti medievali di quel popolo conosciuto dagli antichi Romani con il nome di Batavi. Il primo ritratto del pupazzo di neve è datato 1318 ed è ospitato in un volume intitolato Il Libro delle ore (l’originale si può ammirare presso la biblioteca dell’Aia).
Il simpatico omino bianco era composto da tre palle impilate una sopra l’altra in ordine decrescente dal basso verso l’altro. Da allora, nonostante numerose varianti sul tema, l’immagine del pupazzo di neve nell’immaginario collettivo è rimasta intonsa.
Bob Eckstein, autore del libro “La Storia del Pupazzo di Neve” ha documentato la presenza di pupazzi di neve sin dal Medioevo, attraverso la raccolta di materiali presenti all’interno di diversi musei europei e gallerie d’arte, tra i quali il sopra citato libro neederlandese.
Passando dalla carta alla lastra, va segnalato che la prima fotografia scattata ad un pupazzo di neve risale all’anno 1853. Realizzata dalla fotografa gallese Mary Dillwyn, la foto originale oggi conservata presso la Biblioteca Nazionale del Galles,  ospitata dalla città di Aberystwyth.

Anche se Internet

Anziani, informatica e Internet

era ancora là da venire, idee e tradizioni volano attraverso l’Europa.
Nell’età di mezzo, in Italia sono naturalmente ben radicate le tradizioni cristiane e cattoliche, ma i riti pagani, nuovi e vecchi, sono accettati, rivisitati e rinnovati, basti pensare alla Candelora

Candelora 2 febbraio festa della Luce?

e al Carnevale.

Carnevale e date come calcolarle?

E il nostro amico di neve

Neve in scatola, con Internet si può

non fa eccezione. Originariamente legato al ciclo delle stagioni, diventa simbolo di rinascita.
E non è certo un’associazione campata in aria, visto che in effetti la neve protegge la terra e i suoi semi dalle gelate invernali.
Ma con l’arrivo della primavera e dell’Equinozio, il ciclo della vita riparte. Il pupazzo di neve (come tutto il manto bianco invernale)  si scioglie e germoglia di nuovo la vita.
Ecco quindi che il pupazzo viene sdoganato e il Cristianesimo accoglie il pupazzo come un angelo del cielo, visto che la neve che gli dà forma e sostentamento è un dono divino. Nasce così l’usanza di rivolgergli richieste e favori nella speranza che si esaudiscano allo scegliersi della neve.
(continua)

Fonti

https://www.italiani.it/la-strana-storia-del-pupazzo-di-neve/

https://it.wikipedia.org/wiki/Pupazzo_di_neve

Altri spunti e curiosità @

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