San Giovanni di Dio un Santo Lusitano e paneuropeo
San Giovanni di Dio si celebra, per uno strano gioco del calendario, l’8 marzo, in occasione di una festa laica dedicata all’universo femminile. Il suo nome è legato, in particolare, all’istituzione degli Ospedali Fatebenefratelli, la cui denominazione deriva da un suo celebre slogan.
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San Giovanni di Dio, da non confondere con il Battista – il santo venerato varie volte durante l’anno sia a livello religioso sia a livello popolare vedi il 25 gennaio con contorno di cipolle quando si celebra la sua conversione, il 24 giugno (con il corollario dei falò di inizio estate) – e l’evangelista il 27 dicembre. San Giovanni di Dio alias Juan Ciudad, nasce a Montemor-o-novo, presso Evora (Portogallo) l’8 marzo 1495, e all’età di otto anni scappa di casa; la prima tappa del suo vagabondaggio attraverso l’Europa lo porta a Oropesa nella Nuova Castiglia (oggi nella comunità autonoma di Castiglia-La Mancia in provincia di Toledo) e inizia una vita da vero nomade ante litteram prima della conversione visto che è:
- pastore;
- contadino;
- soldato di ventura;
- bracciante;
- venditore ambulante;
- libraio (proprietario di una libreria dove vende soprattutto libri religiosi; qui già qualcosa cova sotto la cenere).
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Questa è però la sua ultima tappa mondana perché dopo aver sentito una predica del Beato Giovanni d’Avila, abbandona tutto (si priva anche delle scarpe e del vestito) e inizia a mendicare per le vie di Granada, rivolgendo ai passanti la celebre frase: Fate (del) bene, fratelli, a voi stessi (la carità che la gente gli faceva veniva spartita infatti tra i più bisognosi ndr).
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Ma la sua attenzione verso i meno fortunati viene travisata e, credendolo infermo di mente, viene rinchiuso in manicomio dove si rende conto della inadeguatezza delle cure; così, non appena emerge da quel girone infernale, fonda, con l’aiuto di benefattori, un suo ospedale dedicato (inaugurando, con grande anticipo, il metodo psicoanalitico o psicosomatico curato secoli dopo da Sigmund Freud e accoliti); e mentre per tutti diventa Giovanni di Dio, la sua opera a favore dei bisognosi è contagiosa e molti volontari seguono il suo esempio.
Detto che la cura dello spirito era la premessa per una proficua cura del corpo, fonda una grande famiglia religiosa, l’ordine dei Fratelli Ospedalieri, meglio conosciuti col nome di Fatebenefratelli, muore a soli cinquantacinque anni, il giorno del suo compleanno, l’8 marzo 1550 (quindi il giorno del suo compleanno), per poi essere canonizzato nel 1690; e mentre Leone XIII lo dichiara patrono degli ospedali e di quanti operano per restituire la salute agli infermi, altri ospedali Fatebenefratelli vengono costruiti nel mondo dove sono tuttora operanti. Giovanni di Dio è così diventato, vista la sua vita davvero movimentata e varia, il patrono di librai, rilegatori di libri, stampatori, commercianti in legno, pompieri, ospedali (of course), medici, infermieri, malati e viene invocato per guarire le malattie del cuore.