Costellazioni storia, vita e miracoli

Costellazioni

Costellazioni: l’origine della nostra astronomia

Costellazioni è il termine con il quale si indicano gruppi o raggruppamenti di stelle, vediamone insieme origine, storia ed evoluzioni dall’antichità più remota a oggi.

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Costellazioni: una nascita da ricercare nella tendenza, da sempre insita nell’uomo, di razionalizzare e dare un senso a tutto ciò che lo circonda che spinse i nostri antenati a collegare fra loro le stelle del firmamento, per creare figure mitiche oppure connesse all’attività quotidiana che svolgevano: una nuvola gravida di pioggia e dalla forma strana, un’ombra che si allunga al tramonto su una montagna, possono far nascere in noi il ricordo di un oggetto, di una persona cara o di un animale domestico; i nostri avi, anche per vincere la paura della notte fredda e portatrice di insidie, scorsero nel cielo qualcosa di familiare, che tenesse loro compagnia sino la sorgere del Sole e così popoli di cacciatori videro in cielo trappole o armi, agricoltori utensili e piante da frutto, pastori animali da allevamento, marinai strumenti di navigazione e così via.

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Le costellazioni così popolarono l’immaginario collettivo di tutte le antiche civiltà e particolare attenzione meritano però quella descritte dagli Accadi che popolarono la Mesopotamia, intorno al III millennio avanti Cristo, perché le loro conoscenze si trasfusero in quelle di Sumeri, Caldei, Assiri e Babilonesi, che svilupparono la scienza astronomica e la fecero conoscere ai popoli che entrarono in contatto con loro, lungo le rotte commerciali, già fiorenti a quei tempi.

Nella penisola ellenica, culla della civiltà occidentale, l’astronomia babilonese fu poi rielaborata e vennero, così, alla luce le opere, di Arato, Ipparco da Nicea e l’Almagesto di Tolomeo. In quest’opera (il cui titolo originale era Megale Syntaxis), oltre all’esatta posizione in cielo di ben 1022 stelle, vennero catalogate 48 costellazioni, i gruppi più conosciuti, grazie anche alle stupende leggende che portarono in cielo imprese eroiche e passioni travolgenti, in un universo di mito e leggenda. Si tratta dei gruppi di stelle più celebri: le 12 costellazioni dello Zodiaco, Orsa Maggiore, Orione, Nave di Argo etc.
Nel 1551, l’astronomo olandese Mercatore (Gerardo Mercatore, in olandese Gerhard Kremer, latinizzato in Gerardus Mercator, matematico, astronomo e cartografo fiammingo) portò in cielo la Chioma di Berenice, un gruppo di astri che Tolomeo aveva catalogato come facente parte del Leone. Negli anni successivi, si affaccerà alla ribalta astronomica Plancius (Petrus Plancius alias Pieter Platevoet astronomo, cartografo ed ecclesiastico fiammingo), che introdurrà Colomba, Giraffa e Unicorno. Nel 1690, l’astronomo polacco Johannes Hevel diede alle stampe il suo atlante Firmamentum Sobiescianum (dedicato a Giovanni III Sobieski re di Polonia), dove inserì sette nuovi asterismi, tra i quali Cani da Caccia e Leone Minore.

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Per quanto riguarda gli astri visibili al di sotto dell’Equatore, che non erano stati osservati e catalogati dagli antichi Greci, il sopra citato astronomo olandese/fiammingo Plancius  incaricò due suoi connazionali Frederick De Houtman (o Frederik de Houtman) e  Pieter Dirkszoon Keyser di compilare un catalogo stellare, durante un loro viaggio nei mari del sud.

Grazie a questo catalogo, disegnò nel cielo australe dodici nuovi gruppi di stelle, ispirandosi, per lo più, agli animali esotici di quei lontani luoghi, tra i quali,
Camaleonte, Fenice, Gru, Pavone, Pesce Spada, Pesce Volante e Tucano.
Infine, fra il 1750 ed il 1754, l’abate francese Nicolas-Louis de Lacaille, ispirandosi, principalmente alla scienza e all’arte ideò altre quattordici costellazioni, tra le quali Bussola, Compasso, Fornace, Microscopio, Orologio e Ottante. Incerta rimane, infine, l’origine della costellazione più famosa del firmamento australe (e forse del cielo tout court): la Croce del Sud, Croce Australe o più semplicemente Crux; detto che gli antichi Greci classificarono i suoi astri come facenti parte del Centauro, venne descritta, invece, come costellazione a sé nel XVI secolo dal navigatore italiano Andrea Corsali.

Nel 1928 l’International Astronomical Union (IAU) alias Unione Astronomica Internazionale fissò, nel corso della sua terza assemblea generale, definitivamente il numero di costellazioni presenti nel cielo in 88, confermando, tra l’altro, la suddivisione della Nave di Argo in Carena, Poppa e Vele, mentre tutti gli asterismi non ricompresi in questo elenco caddero in desuetudine.

Ecce elenco completo delle costellazioni

 

Il nome delle stelle origine e significati

Sol Invictus la storia vera

Universo Maya e fine (parte IV)

Orsa Maggiore e Grande Carro

Orione protagonista del cielo (parte I)

La Nave di Argo (parte I)

Il Leone in cielo storie e mito

Colomba di Pasqua fra terra, mare e cielo

La Giraffa Camelopardalis celeste

Cani Giornata mondiale 26 settembre

Leone Minore – Leo Minor – LMi

Fenice la costellazione

Microscopia una passione astronomica

Dante e la Croce del Sud (parte I)

Dante Alighieri e la Croce Australe (parte II)

Crux prima e dopo Dante (parte III)

Nave di Argo la mitica (parte II)

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