Vuelta a Espana oggi e ieri

Vuelta edizione numero 78: mancano pochi giorni all’arrivo in quel di Madrid il 17 settembre dove chi arriverà con l’emblema del comando, ovvero la maglia rossa (roja), si aggiudicherà la terza, per importanza e blasone, corsa a tappe nell’universo della bicicletta.

Prova Amazon Prime

Vuelta, rectius Vuelta a España (in italiano Giro di Spagna), il cui fascino è inferiore solo al Tour di France (la Grande Boucle) e al nostro Giro d’Italia, vanta una storia davvero particolare e che vale la pena di essere raccontata: disputata per la prima volta nel 1935 (appannaggio del belga Gustaaf Deloor) e annualmente solo dal 1955 (con interruzioni dovuta alla guerra civile spagnola e al secondo conflitto mondiale, per esempio tra il 1937 e il 1944 si disputò due sole volte ndr), prese ispirazione dal successo dei Giri di Francia e Italia e dall’aumento delle vendite che ebbero i quotidiani che le sponsorizzavano (rispettivamente L’Auto e La Gazzetta dello Sport); così anche il quotidiano Informaciones, per aumentare le tirature del suo giornale, diede il là alla corsa che agli inizi però era disputata in primavera, in genere aprile, anche se qualche edizione disputata in giugno negli anni quaranta. Questa partenza a strappo fece (unita a uno charme inferiore) sì che, per quanto riguarda i vincitori, la Vuelta nei suoi primi anni fosse appannaggio di corridori non competitivi negli altri due grandi giri (non troviamo quindi nell’albo d’oro, per esempio, Fausto Coppi e Gino Bartali, giusto per fare due nomi…), mentre a partire dagli anni 1960 la corsa a tappe ispanica vide fra i suoi vincitori i più grandi ciclisti del panorama mondiale vedi Jacques Anquetil (1963), Felice Gimondi (1968), Luis Ocaña (1970), Eddy Merckx (1973), Freddy Maertens (1977), Bernard Hinault (1978 e 1983), Joop Zoetemelk (1979), Giovanni Battaglin (1981), Pedro Delgado (1985 e 1989), Alberto Contador (2008, 2012 e 2014), Vincenzo Nibali (2010), Chris Froome (2017), Primož Roglič (2019, 2020 e 2021) giusto per fare qualche nome…

Amazon Prime Video

Vuelta che, a partire dal 1995 venne spostata in settembre per evitare la diretta concorrenza con il Giro d’Italia (che veniva e viene disputato fra maggio e giugno con uno sforamento a ottobre nel 2020 per motivi pandemici ndr), e per avere una maggiore affluenza di grandi ciclisti, dato che essendo in calendario in agosto/settembre era vista come una importante preparazione per i Campionati del mondo di ciclismo su strada, organizzati nell’ultima settimana di settembre (anche se quest’anno sono stati anticipati alla prima quindicina di agosto); va rimarcato, comunque, che anche già l’edizione del 1950, era stata organizzata tra agosto e settembre.

Vuelta (detta anche de España) eccoci alle curiosità:

  • il record di edizioni vinte è detenuto dallo spagnolo Roberto Heras (2000, 2003, 2004 e 2005);
  • detto che gli spagnoli ovviamente dominano nel numero di vittorie finali (28 su 77 organizzate al 2022), ha fatto registrare vincitori provenienti anche da Francia, Belgio, Svizzera, Italia (6), Germania, Paesi Bassi, Colombia, Irlanda, Kazakistan, Russia, Stati Uniti, Slovenia e Regno Unito;
  • il record di vittorie di tappa in una singola edizione spetta a Freddy Maertens (Belgio) che, nell’edizione del 1977, vinse ben 13 tappe, oltre alla classifica generale;
  • el líder de la clasificación de la general individual, dall’edizione del 2010, indossa (come già anticipato sopra) una maglia rossa che all’inizio era però arancione che poi si schiarì diventando quasi gialla; detto che nel 1941 si passò al bianco, per tornare nel 1942 nuovamente l’arancione, nel 1945 fece capolino, per la prima volta il rosso, in versione quasi porpora; annotato che  dal 1946 al 1950 si preferì una doppia colorazione con sfondo bianco e striscia rossa, nel 1955 si passò al giallo che tenne duro fino al 1999, nonostante la possibile confusione con la mitica Maillot Jaune del Tour (anche se nel 1977 si registrò un’edizione spot rossa); ricordato che dal 1999 al 2009 la camiseta divenne oro, ecco che dal 2010, come anticipato, si virò definitivamente (?) sul rosso (sarà finita?);
  • le maglie attualmente in uso sono la maglia a pois blu, come al Giro di Francia dove però sono rossi, (simbolo del leader della classifica scalatori già granata e ancor prima arancione), verde (classifica a punti già azzurra), bianca, simbolo del leader della classifica giovani dal 2019 (per coloro che non abbiano ancora compiuto 26 anni al primo gennaio dell’anno in cui si disputa la corsa) e che fino al 2018 assegnava la cosiddetta combinata, ovvero premiava il ciclista meglio classificato combinando le tre principali classifiche ovvero generale, a punti e scalatori.

Amazon Music

Vuelta e Italia: fra i rappresentanti tricolori che sono saliti sul gradino più alto del podi ci sono i già citati Gimondi (1968), Nibali (2010), Battaglin (1981) ai quali vanno aggiunti Angelo Conterno (1956), Marco Giovannetti (1990) e Fabio Aru (2015).

Sul secondo gradino del podio da segnalare Pasquale Fornara (1958), Vincenzo Nibali (2013 e 2017), mentre sul terzo Antonio Bertola (1937).

E ancora Gimondi e Nibali, grazie a quei successi, sono entrati nell’Olimpo dei vincitori dei tre grandi Giri insieme a Jacques Anquetil (Francia), Eddy Merckx (il Cannibale – Belgio), Bernard Hinault (Francia), Alberto Contador (Spagna) e Chris Froome (Gran Bretagna).

Da segnalare invece che Battaglin realizzò la doppietta Giro Vuelta nel 1981, come Hinault un anno prima, Contador nel 2008 e Merckx  nel 1973.

Infine il vincitore del 1990 anno delle notte magiche Giovannetti l’anno successivo riuscì a concludere nella stessa stagione i tre Grandi giri (ottavo al Giro d’Italia, diciottesimo alla Vuelta e trentesimo al Tour).

La doppietta Tour-Vuelta è invece riuscita sempre a Hinault (1978), prima ad Anquetil (1963) e poi a Froome (2017).

Nell’albo d’oro (almeno sul gradino più alto) manca il nome di Miguel Indurain che nel suo albo d’oro conta due Giri d’Italia e cinque Tour de France; nella corsa di casa invece arrivò soltanto secondo nel 1991 preceduto dal connazionale Melchor Mauri.

Bicicletta e pattini: itinerari per l’estate

Giro d’Italia scioperi et Svizzera

Cerere il 1° gennaio avvenne

Italia 1978 quando la migliore non vinse (parte III)

Monte Olimpo Vulcano (6/2) da Marte con eruzione…

14 luglio presa della Bastiglia

Altri spunti e curiosità @