Il Riso più settentrionale del Mondo…

Il Riso

Il Riso italiano che sconfina a Nord 

Il riso più settentrionale è italiano ma è seminato e cresce nel cantone Svizzero del Ticino dove, tra l’altro, è quello di Dante l’idioma ufficiale.

Il riso elvetico, il più boreale nell’emisfero settentrionale, che guarda verso il cielo alla ricerca del Polo Nord Celeste seme è ubicato vicino alla zona protetta naturalistica della Foce del Torrente Maggia, tra i Comuni di Ascona, Locarno e Gordola quindi a un passo dal Lago Maggiore, alias Verbano, il lago naturale prealpino di origine fluvioglaciale, cugino del Lario, in coabitazione fra Italia (Lombardia e Piemonte) e Confederazione Elvetica.

Il Riso rossocrociato che arriva, come detto dalla confinante nazione della Bandiera Tricolore, è prodotto in asciutta, senza la classica sommersione, a causa dei terreni molto permeabili e poco livellati, senza dimenticare una raccolta più tardiva rispetto a quella italiana (qui si trebbia infatti a ottobre inoltrato, spingendosi anche a novembre, l’Estate di San Martino, mentre nel BelPaese si va da settembre a ottobre con un mese di differenza – anticipo).

Il Riso e se… la Svizzera ride l’Italia non piange di certo perché vale la pena di ricordare i numeri da record legati al chicco bianco tricolore in quanto il nostro paese è il primo produttore di riso in Europa con circa 1,60 milioni di tonnellate su tutto il territorio che comprende circa 4200 aziende, 250.000 ettari che rappresentano più del 50% dell’intera produzione UE e circa lo 0,40% di quella mondiale; senza dimenticare come…
le risaie di Piemonte e Lombardia costituiscano oltre il 90% del totale della superficie italiana coltivata a riso che peraltro è presente anche il Sardegna, Calabria, Toscana, Friuli e Sicilia, Veneto ed Emilia Romagna.

Il Riso e le (tante) leggende a esso legate; ne scegliamo una indiana e una cinese…

  • in Cina si racconta, infatti, che un Buon Genio, impietositosi della fame endemica degli uomini, si strappò i denti e li piantò perché dessero frutto; a seguire i chicchi di riso, liberati dalla buccia, apparvero innumerevoli, bianchi e perfetti, proprio come i denti della divinità progenitrice;
  • in India, invece, il dono del riso è attribuito al dio Shiva al quale una fanciulla chiese, in cambio del suo amore, un “cibo che non desse mai nausea e saturazione” e Shiva pose in terra una piantina dalla quale germogliarono milioni di chicchi bianchi che si sparsero per tutto l’orbe terraqueo…

Il Riso e il gioco immortale: da una scacchiera e da una sequenza numerica di chicchi di riso, secondo una leggenda, avrebbe mosso i primi passi la vicenda millenario del gioco degli Scacchi, ma questa è un’altra storia…

 

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