Barca di San Pietro fra bambini et Americhe
Barca di San Pietro: come quando e perché: la sera si metteva in un vaso colmo di acqua fredda il bianco di un uovo (ma anche una bottiglia di vetro e leggermente panciuta) e, durante la notte il vaso si lasciava nell’orto tra l’insalata (ma vanno bene anche il davanzale di una finestra, metterlo sotto un albero o in mezzo ad un prato); il mattino si può (forese) vedere la Barca a vela di San Pietro; si tratta, in un certo senso, di una versione, in una notte di mezza estate, della tradizione inveranle delle cipolle di San Giovanni che andiamo a spiegare nel dettaglio: riempito il contenitore, bisogna, con estrema delicatezza, far scivolare nell’acqua l’albume di un uovo, la cui densità, essendo di poco superiore a quella dell’acqua, tende ad affondare e rimanere sul fondo ma la bottiglia o il contenitore, appoggiati a terra e scaldandosi, danno origine a questo effetto, ovvero aspettare che la rugiada faccia la sua magia (magari al chiaro di Luna a seconda della fase). Al mattino, prima che il Sole sorga, si dovrà rientrare in casa e vedere il disegno e in base a quello, leggere il futuro, ovvero interpretare la forma particolare assunta dall’albume con tanti filamenti bianchi.
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E qui scattano le interpretazioni, eccone alcune:
- il bambino di casa è stato obbediente (vele aperte) o disobbediente (chiuse);
- meteo favorevole (vele aperte) o arrivo della pioggia (chiuse);
- ottimi raccolti nell’arco dell’annata (vele aperte) o non pienamente soddisfacenti (chiuse)
- buone possibilità di guadagni nel corso dell’anno (vele aperte) o incassi da migliorare (chiuse);
- (in particolare nelle Regioni del Sud Italia) fra XIX e XX secolo partire per l‘America dove si sarebbe trovata fortuna (con vele aperte sinonimo di vento in poppa) ovvero era meglio rimanere a casa (vele chiuse).