Hale Bopp la cometa del secolo XX

Hale Bopp

Hale Bopp la cometa che ci fece sognare

Hale Bopp un nome per una storia che prende il via in data 23 luglio 1995, ore 06h 15m TU (ora del meridiano di Greenwich), quando l’astrofilo statunitense Alan Hale, dal New Mexico, col suo telescopio riflettore di 40 cm scova, fra le stelle della costellazione zodiacale del Sagittario, un oggetto che immediatamente identifica come una nuova cometa.

Prova Amazon Prime

Seguendo la procedura, ben conosciuta da tutti i cacciatori di astri chiomati, Alan Hale informa immediatamente Brian Madsen, Direttore del Central Bureau for Astronomical Telegrams di Cambridge nel Massachusetts, il centro delegato ad attribuire la paternità della scoperta delle nuove comete. Poche ore dopo, giunge l’identica segnalazione da parte dell’astrofilo dell’Arizona Thomas Bopp e il dott. Madsen, considerando che Bopp aveva annotato l’osservazione nello stesso momento e con uno strumento simile a quello di Hale e considerando, altresì, che la segnalazione era giunta successivamente all’altra, solo poiché la sua abitazione distava 140 km dal suo sito osservativo, attribuisce a entrambi la paternità della scoperta.
Quella ora descritta è la procedura che ogni astrofilo o astronomo deve seguire per veder attribuito il proprio nome ad una nuova cometa. Dopo la segnalazione, il Bureau di Cambridge compie un’opportuna verifica dei dati, grazie anche alla collaborazione degli astrofili e dei vari osservatori astronomici.

Amazon Prime Video

Nei giorni successivi, il fiume di informazioni che si riversa su Cambridge segnala due dati assai interessanti:

  • il primo che, in base alle misurazioni, l’orbita della cometa è di tipo parabolico, quindi si trattava del suo primo rendez-vous con il Sistema Solare;
  • è il secondo dato, però, che fa brillare gli occhi degli appassionati di astronomia di tutto il pianeta: infatti la Hale Bopp, al momento della scoperta, brillava di magnitudine 11, ossia la brillanza che le comete di solito raggiungono quando incrociano l’orbita del pianeta Marte ma la sorpresa per tutti è che, in realtà, la cometa si trova in prossimità dell’orbita di Giove e ciò la fa immediatamente ribattezzare come la cometa del secolo.

Amazon Music

Hale Bopp e da allora inizia la lunga attesa del suo passaggio che promette di essere molto spettacolare e l’attesa non viene delusa, visto che dal febbraio al maggio del 1997 diventa la vera protagonista del cielo, tenendo con gli occhi all’insù astronomi, astrofili, ma anche tanti semplici curiosi che si avvicinano, grazie a essa, per la prima volta all’astronomia. La sua lunga coda (formata da polveri e dal gas che si forma per la sublimazione del ghiaccio presente nel suo
nucleo da parte della radiazione solare) e il suo brillante nucleo (formato da roccia e ghiaccio) passa nel punto più vicino al nostro pianeta il 22 marzo 1997 a 1,3 Unità astronomiche dal nostro pianeta (una unità astronomica corrisponde alla distanza media fra Sole e Terra, ovvero 149 597 000 km), mentre pochi giorni dopo, l’1 aprile 1997, la nostra Hale Bopp giunge al perielio (il punto della sua orbita più vicino al Sole) a 0,914 unità astronomiche. In quei giorni raggiunge la magnitudine -1.3, ossia era brillante quasi come Sirio, l’astro più luminoso dell’intera volta celeste. Poi inizia ad allontanarsi nello spazio in attesa del suo prossimo ritorno che, secondo le stime degli astronomi, avverrà fra 2300 anni, un periodo ben più breve e corto rispetto a quello della recente cometa di Neanderthal ma questa è un’altra storia…

Cometa o Stella di Natale?

Telescopio il primo acquisto

Le Comete tra storia e spettacolo

I Miti del Sistema Solare

Giove e catastrofi cosmiche

Marte scheda tecnica (capitolo IX)

Il Sole di Mezzanotte magia e geografia (II)

1 aprile Pesce d’Aprile la storia

Sirio e Procione gemelli freddi (parte I)

Altri spunti e curiosità @