Casanova e Cagliostro converge parallele?

Casanova e Cagliostro

Casanova e Cagliostro un carteggio ritrovato? Risposta a cura delle opere di Marcello Diotallevi una mostra e un libro a cura di Michele Caldarelli e Rosabianca Mascetti fino al 30 settembre presso la Biblioteca di Como.

Casanova e Cagliosto, ovvero due tipi di approccio all’amor dall’edonistico al più o meno cortese (eufemismo) che, prima dell’approfondimento specifico, richiede una succinta presentazione dei due ancorché celebri personaggi.

  • Giacomo Girolamo Casanova (Venezia, 2 aprile 1725 – Duchcov, oggi Repubblica Ceca, 4 giugno 1798) è stato personaggio poliedrico e in serie avventuriero, scrittore, poeta, alchimista, esoterista, diplomatico, scienziato, filosofo e agente segreto; benché nel suo portfolio trovi ospitalità una produzione letteraria piuttosto cospicua, a base di trattati, testi saggistici vari (si occupò perfino di matematica) e di opere letterarie sia in prosa sia in versi, nell’immaginario collettivo è ricordato come avventuriero and last but not least raffinato seduttore e libertino al punto che casanova è divenuto (insiema a dongiovanni) sinonimo di grande conquistatore di cuori femminili o tombeur de femmes
  • Giuseppe Giovanni Battista Vincenzo Pietro Antonio Matteo Franco Balsamo, meglio noto come Alessandro, conte di Cagliostro o più semplicemente Cagliostro (Palermo, 2 giugno 1743 – San Leo, oggi provincia di Rimini, 26 agosto 1795), è stato a sua volta personaggio dalle mille sfaccettature e tra le tante un avventuriero (ovvio), truffatore nonché alchimista ed esoterista, due qualifiche in comune con il sopra citato Casanova; dopo una vita errabonda nelle varie corti europee, fu condannato dalla Chiesa cattolica al carcere a vita per eresia (in particolare esercizio dell’attività di massone, magia, bestemmie contro Dio, Cristo, la Madonna, i santi e la religione cattolica, di lenocinio, falso, truffa, calunnia e pubblicazione di scritti sediziosi) e rinchiuso nella fortezza di San Leo, dove morì; il suo nome è diventato sinonimo di avventuriero e imbroglione.

Casanova e Cagliostro l’incipit tratto dal Prologo di Michele Caldarelli: un sogno di lettura di un saggio sui rapporti epistolari intrattenuti da Giacomo Casanova con Giuseppe Balsamo detto conte di Cagliostro, un Carteggio fra due libertini in terra di Venezia, i cui titolo e contenuto farebbero presagire contenuti piccanti e descrizioni pruriginose, quanto confidenziali, dei loro incontri vissuti in laguna con nobildonne e servette. Ma, come noto, i sogni muoiono all’alba ma non solo gli incubi restano e in questo caso, infatti, rimane la curiosità di saperne di più con relativa ricerca di documentazione. E se i due avessero intrattenuto un carteggio, per meglio conoscerne il possibile contenuto, chi se non Marcello Diotallevi, esperto di scritture e libri immaginari come quegli pseudobiblia mai esistiti ma che sarebbero stati meglio di tanti altri esistenti o esistiti? Questi, rapito in una sorta di scrittura automatica, ha prodotto opere contenute nei volumetti 8×8 editi per l’occasione.

Casanova e Cagliostro ma cosa si sa veramente dell’incontro (o incontri) tra i due? Rispondiamo prendendo spunto dalle parole (scritte) da Rosabianca Mascetti…

Casanova e Cagliostro e… Giacomo Casanova ne In Storia della mia vita accenna brevemente a Cagliostro: detto che l’autrice del volume si basa sull’edizione integrale del 1965 (edita da Arnoldo Mondadori a cura di Piero Chiara con traduzione di Giovanni Arpino e Vincenzo Abbate), i due si conoscono in Francia, per la precisione ad Aix-en-Provence (la romana Aquae Sextiae). Da una parte c’è il Casanova che, dopo la sua rocambolesca fuga dal carcere veneziano di i Piombi del 1756, Ha visto gente e fatto cose per mezza Europa pasando da una corte (e da una sottana) all’altra, seguendo il flusso della vita, dei personaggi che incontra, dei suoi mille amori, delle mille avventure e relativi guai e che quivi non a caso arriva, visto che si tratta città dove si gode una certa libertà di azione anche se non si hanno tutte le carte in regola, purché ci si comporti bene, perché il suo Parlamento ha poteri giudiziari indipendenti (e non da ultimo è in corso il Carnevale con tutti gli annessi e connessi leggi gioco d’azzardo  a go go e feste). In loco anche il misterioso Cagliostro che, sotto i poveri panni del penitente di ritorno da Santiago di Compostela, in realtà conserva la grinta di uno scaltro falsario. Dopo il primo incontro, durante il quale Casanova dichiara apertamente, e successivamente per iscritto nelle già citate Memorie, la sua disistima per Cagliostro, la vita li porterà a ritrovarsi in varie occasioni durante le quali maschereranno abilmente le loro divergenze sotto i convenevoli delle convenzioni sociali. Detto che si tolleravano in virtù di quella sottesa complicità tra perfetti avventurieri (ma soprattutto perché ognuno si considerava talmente superiore all’altro da non potersi sentire minacciato), erano in realtà personaggi agli antipodi per cultura, ambiente, carattere, anche se con un comune denominatore: l’ambizione e la spasmodica ricerca di fortuna e fama, per due affascinanti canaglie capaci di mixare bene e male, conoscenza e ignoranza, magnanimità e grettezza, improntitudine e ingenuità, stregoneria e autentica fede: tanti spunti e curiosità approfondibili nel saggio presentato in occasione della mostra e, in particolare, nell’incontro in programma venerdì 15 settembre alla ore 17,00 c/o la Sala Conferenze della Biblioteca di Como.

Per info

http://www.caldarelli.it/diotallevi/comobiblioteca/indice.htm

 

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