Santi Innocenti martiri 28 dicembre la data della celebrazione
Santi Innocenti martiri in data 28 dicembre per ricordare le voci delle piccole vittime della violenza in ogni tempo e ogni luogo; ogni anno in data 28 dicembre, in particolare, si ricordano i bimbi uccisi per volere del re Erode, sovrano di Giudea che, spaventato da ciò che Gesù avrebbe potuto diventare, ovvero un nuovo rex come annunciato dai Re Magi.
Santi Innocenti, la cui celebrazione segue il Natale, Santo Stefano (alias Boxing Day) e San Giovanni Evangelista, onorati come martiri fin dai primi secoli dopo Cristo; di loro si legge nel Vangelo secondo Matteo: «Quando Erode si accorse che i Magi si erano presi gioco di lui (non tornarono a riferirgli il luogo in cui avevano trovato il Nazareno e tornarono a casa attraverso un diverso itinerario ndr), si infuriò e mandò a uccidere tutti i bambini che stavano a Betlemme e in tutto il suo territorio e che avevano da due anni in giù, secondo il tempo che aveva appreso con esattezza dai Magi. Allora si compì ciò che era stato detto per mezzo del profeta Geremìa: “Un grido è stato udito in Rama, un pianto e un lamento grande: Rachele piange i suoi figli e non vuole essere consolata, perché non sono più”» (Mt 2, 15-18).
Si tratta della cosiddetta Strage degli Innocenti, dalla quale San Giuseppe, riuscì a salvare il figlio in quanto, avvertito anticipatamente in un sogno, riuscì a fuggire in Egitto con famiglia al seguito.
Ciò accadeva, ovviamente, dopo la visita di Melchiorre, Baldassarre e Gaspare che, nel tardo medioevo furono identificati, oltre che con dei sapienti anche con dei re, venuti simbolicamente a rendere omaggio al bambin Gesù dalle tre parti del mondo allora conosciuto (Asia, Europa e Africa), mentre nella simbologia bizantina venivano spesso accostati alle tre età dell’uomo: gioventù, maturità e anzianità.
Magi che, secondo le fonti evangeliche e non, sarebbero stati guidati alla capanna (o alla grotta) del Salvatore seguendo una cometa o una congiunzione di pianeti (o addirittura una stella nova) ma questa è un’altra storia…