Astro-Crotto 2023 festa fra cielo e terra

Astro-Crotto 2023

Astro-Crotto 2023 Festa dell’Uva e dei Crotti: Astronomia e Gusto

Astro-Crotto 2023 è un’iniziativa a cura del GAL, Gruppo Astrofili Lariani, che si chiude sabato 14 ottobre e domenica 15 ottobre 2023.
Astro-Crotto 2023 storia, buon cibo e astronomia: in occasione della Festa dei Crotti di Albavilla, evento organizzato dalla Pro Loco Albavilla e che richiama migliaia di visitatori ogni anno, l’Osservatorio Sidus Albae aprirà infatti le sue porte ai visitatori! Sarà quindi possibile visitare la specola per osservare alcuni soggetti del cielo diurno e notturno. I visitatori verranno inoltre allietati dal punto di vista della gastronomia, con la degustazione di vino (in particolare quell’Ippocrasso – del quale parleremo oltre) bevande analcoliche, stuzzichini vari a cura del GAL; vediamo nel dettaglio il programma della manifestazione:

Sabato 14 ottobre la struttura aprirà alle ore 15:00 e sarà fruibile da parte del pubblico fino alle ore 23:00 (orario continuato durante il quale gli operatori guideranno i partecipanti nella visita dell’Osservatorio Sidus Albae).

Domenica 15 ottobre la struttura sarà aperta alle ore 10:00 al pubblico fino alle ore 23:00 (orario continuato nel corso del quale gli operatori vi guideranno nella visita dell’Osservatorio Sidus Albae).

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Astro-Crotto 2023: info @ https://www.astrofililariani.org/appuntamenti.php

Astro-Crotto 2023 dove vino, binocolo e telescopio si incontrano per un’iniziativa cultural-gastronomica e per informazioni riguardo al quale è possibile contattare il  Gruppo Astrofili Lariani chiamando il numero 0312077160 durante l’orario di apertura dell’osservatorio, oppure utilizzando i riferimenti sottostanti.

GRUPPO ASTROFILI LARIANI

Sede legale
Via ai Crotti, 39
22031 – Albavilla (Como)
Sede Sociale
Villa Giamminola (ex palazzo comunale), piano secondo.
Entrata da Via Cavour o Via Patrizi (di fronte al “Cineteatro della Rosa”)
22031 – Albavilla (Como)
Info: 320 0557368
Info Osservatorio Sidus Albae – 328 468 2267
info@astrofililariani.org
Twitter @AstrofiliComo
https://twitter.com/AstrofiliComo

Eventuali variazioni al programma (per es. a causa di avverse condizioni meteo) verranno comunicate sulla pagina:

https://www.astrofililariani.org/appuntamenti.php
oppure attraverso la Newsletter, alla quale ci si può iscrivere @
https://www.astrofililariani.org/la-newsletter.php

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Definizione di Crotto
Un crotto, chiamato anche grotto nella Svizzera italiana e crott (oppure crot) in lombardo, è una cavità naturale tipica delle regioni montuose delle Alpi, in particolare delle zone del Lago di Como (Lario), della Valchiavenna (SO) e del Canton Ticino (CH): si tratta di anfratti naturali che penetrano entro i resti di antiche frane, staccatesi in un lontano passato dai versanti della vallata; al loro interno, tra gli spiragli dei massi, spira costantemente una corrente d’aria fredda che proviene dalle viscere dei monti, chiamata localmente Sorèl (traducibile in “Respiro della montagna”), che proviene quindi da luoghi sconosciuti del sottosuolo e che si mantiene alla temperatura costante di circa 8 gradi sia in estate, sia in inverno; si crea, in questo modo, un ambiente ideale per la maturazione del vino e la stagionatura dei salumi, preservando in definitiva al meglio la qualità degli alimenti. Così, partendo dalla natura, grazie all’opera dell’uomo, il Crotto diviene una cantina e si trasforma in un frigorifero naturale in grado di mantenere temperatura e umidità costanti per tutto l’anno, con la sorgente d’aria che mantiene ventilato l’ambiente.

Definizione (scheda) di Ippocrasso

Ippocrasso alias antica bevanda di origine greca a base di vino rosso, chiamata anche vino ippocratico, visto che diverse fonti ne attribuiscono l’invenzione a Ippocrate di Coo (medico, geografo e aforista, considerato il padre della medicina). Sulla base di alcune ricerche pare che nel V secolo a.C. sia stato proprio lui il primo a far macerare nel vino rosso greco, corposo e ricco di zuccheri, i fiori di artemisia absinthium e dittamo per ottenere una bevanda digestiva e tonificante. Ippocrasso che, come tanti altri beni, servizi e saperi furono importati dai Romani, che ne arricchirono la preparazione con timo, rosmarino e foglie di mirto (la bevanda fu citata nientepopodimeno che da Cicerone e Plinio il Vecchio in Naturalis Historia) oltreché dall’immancabile miele.

Ippocrasso bevanda capace di resistere anche alle invasioni barbariche e ai regno romano barbarici per arrivare all’Alto Medioevo, quando viene classificato fra i rimedi farmacologici, mentre con la diffusione della distillazione migliora sua la qualità, grazie al potere solvente dell’alcol che consentiva di utilizzare anche cortecce e radici.
Ippocrasso e Basso Medioevo: quivi con il proliferare dei traffici commerciali, nella ricetta entrano le nuove spezie, importate in particolare in quel di Venezia (patria del Carnevale) quali i già in parte sopra citati cannella, chiodi di garofano, rabarbaro, mirra, china e cardamomo (Amomum Elettaria, spezia che deriva da una pianta appartenente alla famiglia delle Zingiberaceae, di cui fa parte anche lo zenzero, originario dell’India dal sapore fresco e pungente).

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