Il Carnevale e le sue origini (parte I)

Il CarnevaleIl Carnevale le origini dall’antica Roma ai Giorni nostri

Il Carnevale è una festa le cui origini di questa festa si perdono nelle nebbie del Tempo. Vediamo in dettaglio: la parola Carnevale deriva, secondo le fonti più accreditate, dai termini latini carnem levare, ovvero togliere la carne; di fatto, indicava il banchetto che si teneva il martedì grasso, ovvero l’ultimo giorno del Carnevale

Carnevale, Pasqua e Luna (parte I)

al quale seguiva l’inizio della Quaresima, tempo di digiuno e purificazione per i credenti in attesa della Pasqua.
Il Carnevale, seguendo il calendario liturgico, prende il via nel giorno dell’Epifania e dei Re Magi

Sei Re Magi e Guerre Stellari

 

per terminare il mercoledì delle Ceneri; questo per quanto riguarda il rito romano.
Quello ambrosiano, invece, ha tempistiche diverse, vedi…

Avvento Ambrosiano e Avvento Romano

Il Carnevale al tempo dei Romani (periodo pagano)
Anticamente febbraio (che deriva dal verbo latino februare ovvero purificare) era appunto il mese dedicato ai riti di purificazione, che erano tenuti in onore del dio etrusco Februus e della dea romana Febris; s trattava di riti legati alla commemorazione dei defunti, poiché segnavano il passaggio dall’inverno alla primavera e, secondo le credenze di allora, consentivano di stabilire un contatto con l’aldilà, modello Halloween;

Halloween e la zucca perché insieme?

erano anche riti di fecondazione, vedi le feste dei Lupercali, durante le quali si onoravo il Dio  Marte e il Dio Fauno, che hanno rappresentato anche l’humus sul quale si sono sviluppate le feste e le tradizioni legate alla Candelora.

Candelora 2 febbraio festa della Luce?

Pertanto, nel nostro periodo carnascialesco,

Carnevale, Pasqua e Luna (parte II)

si celebrava la fertilità della terra che, dopo il sonno invernale,

Solstizio di inverno 22 dicembre

si rimetteva in pista.
Fra le feste che ricordano il nostro Carnevale,

Carnevale, Pasqua e Luna e lunare (parte III)

vale la pena di citare i Saturnalia romani (dedicati al dio Saturno e che si svolgevano ne periodo del nostro Natale)

Natale ortodosso 7 gennaio

e in Grecia le Dionisie (in onore del dio Dionisio, Bacco).
Duranti i Saturnalia, in particolare, i banchetti e i balli erano accompagnati da un momentaneo sovvertimento sociale, in chiave ovviamente scherzosa in favore del caos e del disordine che tutto permetteva, dove, di fatto, ogni scherzo vale
E allora capitava l’impensabile, per esempio che gli schiavi potessero considerarsi uomini liberi e addirittura eleggere un Princeps (di fatto una caricatura della classe dominante) al quale affidavano ogni potere. Il Princeps (Principe) indossava vestiti sgargianti e una maschera, la quale rappresentava la una divinità degli inferi (Saturno o Plutone) il cui scopo era da una parte la custodia delle anime dei defunti e dall’altra la protezione dei raccolti che erano richiamati dall’arrivo della stagione primaverile.
E il periodo carnevalesco serviva a risistemare l’ordine cosmico, perché le divinità dell’Oltretomba, nel periodo invernale vagavano nel mondo dei vivi e i riti carnascialeschi, con le offerte ad essi legati, li facevano tornare sotto terra… E il ciclo della natura ripartiva regolarmente, proprio grazie all’antenato del Carnevale…

Carnevale, Pasqua e Luna (parte IV)

(continua)

 

Fonte: https://cultura.biografieonline.it/carnevale-storia/

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Calendario della Luna Verde

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Le festività nell’antica Roma: i Saturnalia