Marcia su Roma: un secolo fa avvenne

Marcia su Roma

Marcia su Roma e i suoi primi cento anni

Marcia su Roma (la città delle Idi di Marzo) un evento che andò in scena, giusto un secolo fa, dal 27 al 31 ottobre (giorno di Halloween) del 1922; si trattò di una manifestazione armata attraverso la quale Benito Mussolini e le sue camicie nere presero il potere, instaurando il Ventennio Fascista: vediamo che cosa accadde.

La Marcia su Roma, la città dei Primi Martiri, dopo i prodromi del giorno precedente, raggiunse l’acme il 28 ottobre 1922, quando circa 20 mila uomini, armati e appartenenti al neonato Partito Nazionale Fascista (PNF), entrarono a Roma (la città dei Santi Pietro e Paolo) con l’obiettivo di occuparla e costringere il re Vittorio Emanuele III ad affidare il governo al futuro Duce: incarico che venne effettivamente dato il 30 ottobre 1922, per far partire così ufficialmente quello che diventerà il Ventennio fascista.

Benito Mussolini maestro di scuola, giornalista ed ex-socialista che, dopo lo scoppio della Prima Guerra Mondiale (conclusa di fatto con gli accordi del 3 novembre 1918)era stato espulso dal partito per le sue idee interventiste (cioè a favore dell’ingresso in guerra dell’Italia) e nazionaliste, nel 1919 fonda i Fasci Italiani di Combattimento che, nel 1920, anno dell’Impresa di Fiume, da taluni considerata il prequel della marcia stessa, con relativa Carta del Carnaro a cura del Vate D’Annunzio, trasforma in un vero partito politico, dando vita, a Milano, città di San Ambrogio, al Partito Nazionale Fascista (PNF); nel 1921 si tengono le elezioni e alcuni fascisti, tra cui Mussolini, vengono eletti come deputati ma, visto che ne scaturisce un governo debole e fragile, Mussolini e suoi accoliti inizino a pensare di poter prendere il potere con la forza: cosa che poi avviene nei cinque giorni dei quali andiamo succintamente a fare la cronaca.

  • 27 ottobre 1922 – occupazione di prefetture, uffici di comunicazione (postali, telegrafici e telefonici) e stazioni ferroviarie in vari centri tra i quali Foggia, Alessandria, Bologna, Brescia, Ferrara, Firenze, Gorizia, Novara, Pavia, Piacenza, Rovigo, Treviso, Trieste, Udine, Venezia (città del Carnevale) e Verona.
  • 28 ottobre 1922 – inizio del previsto raduno dei fascisti (in totale 16.000 uomini) a Foligno, Monterotondo, Santa Marinella e Tivoli (queste ultime tre località oggi all’interno della Città Metropolitana di Roma, la città nella quale ha preso il via la celebrazione della Candelora e della quale fa parte anche Ardea); Re Vittorio Emanuele III, dapprima si rifiuta di firmare il decreto per lo stato d’assedio per poi dare incarico ad Antonio Salandra di formare un nuovo governo: tentativo vanificato dall’opposizione fascista a entrare all’interno dell’esecutivo
  • 29 ottobre 1922 – Mussolini, che era rimasto a Milano, città del Carnevale Ambrosiano, viene contattato da Roma (famosa anche per il suo calendario) e gli viene richiesto di raggiungere la capitale, per poter ricevere l’incarico del re per formare il governo: parte in treno la sera stessa.
  • 30 ottobre 1922 – Mussolini giunge a Roma la città dei Calendari: in mattinata e incontra il re per l’incarico di formare il nuovo governo (l’elenco dei ministri sarà presentato al sovrano in serata ndr).
  • 31 ottobre 1922 – sul quotidiano Il Popolo d’Italia viene pubblicato l’ordine di smobilitazione con le seguenti parole:

« Fascisti di tutta Italia! Il nostro movimento è stato coronato dalla vittoria. Il DUCE del nostro esercito ha assunto i poteri politici dello Stato per l’interno e per gli esteri. Il nuovo governo, mentre consacra il nostro trionfo nel nome di coloro che ne furono gli artefici per terra e per mare, raccoglie, a scopo di pacificazione nazio­nale, uomini anche di altre parti, perché devoti alla causa della nazione. Il Fascismo italiano è troppo intelligente per desiderare di stravincere. Fascisti! Il Quadrumvirato supremo d’azione, rimettendo i suoi poteri alla Direzione del Partito, vi ringrazia per la magnifica prova di disci­plina e vi saluta. Voi avete bene meritato dell’avvenire della patria. Smobilitate con lo stesso ordine perfetto con il quale vi siete raccolti per il grande cimento, desti­nato, lo crediamo certamente, ad aprire una nuova epoca nella storia italiana. Tornate alle consuete opere poiché l’Italia ha bisogno ora di lavorare tranquillamente per attingere le sue maggiori fortune. Nulla venga a turbare l’ordine potente della vittoria che abbiamo riportato in queste giornate di superba passione e di sovrana gran­dezza! Viva l’Italia! Viva il Fascismo! »

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La Marcia Su Roma A COLORI – 28 Ottobre 1922 – Deoldify Italy