21 dicembre et pi greco: save the date

21 dicembre et pi greco

21 dicembre et pi greco 3,14 o 3.14 una cifra che letta all’americana (anglosassone) corrisponde al nostro 14/3, ovvero 14 marzo, una data diventata, con il tempo, la Giornata Mondiale della Matematica: ripercorriamone insieme la storia tanto curiosa quanto dolce.

Pi Greco (π)  Day in principio fu, ovvero a partire dal 1988 per poi trasformarsi, in data 14 marzo 2020, in piena Pandemia, nella Prima Giornata Internazionale della Matematica, della quale il nostro è uno dei pilastri portanti: tutto parte, quindi, dalla prima celebrazione del Pi Day che si tenne nell’anno delle Olimpiadi di Seul (Sud Corea), presso l’Exploratorium (un museo interattivo, dedicato interamente alla scienza) di San Francisco, per iniziativa del fisico statunitense Larry Shaw, in seguito insignito del titolo di Principe del Pi Greco (π). Il programma di quella giornata, fra Il Serio e il Faceto, prevedeva l’organizzazione di un corteo (of course circolare) attorno a uno degli edifici del museo e la vendita di torte alla frutta, decorate con le cifre decimali del nostro 3,14 o 3.14 (sfruttando il gioco di parole secondo il quale pi, in inglese, ha la stessa pronuncia di pie ovvero torta o crostata senza considerare la circolarità di torte e ciambelle la circonferenza delle quali si calcola con il… ): l’anno successivo, con la Risoluzione H.RES.224, la Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti d’America riconosceva il 14 marzo come giornata ufficiale per celebrare questa costante matematica e invitava i docenti a vivere il Pi Day come occasione per incoraggiare i giovani verso lo studio della matematica, ovvero numeri, cifre (con annessa quella galassia indefinita e un po’ nebulosa chiamata Numerologia) croce e delizia di milioni di studenti ma anyway scienza capace di emanare un fascino irresistibile in quasi tutti (anche o forse soprattutto in chi non lo ammette…).

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21 dicembre et pi greco alias Pi Greco (π) Day: detto che in Italia veniva celebrato ufficialmente per la prima volta nel 2017, declinato in giorno del Pi Greco (d’altro canto non era stato forse un italiano, un tale Galileo Galilei, a dire che il Libro della natura è scritto nella lingua della matematica, i cui caratteri sono triangoli, cerchi e figure geometriche), l’Unione matematica internazionale (Imu), visto l’importante ruolo svolto dal Pi Greco (π) in varie applicazioni pratiche, ha quindi proposto all’Unesco (l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura) di trasformare la ricorrenza in suo onore nella Giornata Internazionale della Matematica che, quindi, dal 2020 ut supra ha assorbito il Pi Greco (π) Day…

pi greco et… andiamo nei dettagli/meandri matematici… Pi Greco 3.14 (o 3,14) è il nome in codice di un numero irrazionale il cui valore è stato dimostrato, come già anticipato, da un grande matematico e fisico del passato alias Archimede da Siracusa che consente di calcolare la lunghezza di una circonferenza e l’area di un cerchio identificato da questo strano simbolo, π, per indicare questa costante matematica che indica il rapporto tra la lunghezza di una circonferenza e il suo diametro. Non ci credete? Se indichiamo con C la lunghezza di una circonferenza e con d il suo diametro, sappiamo che C = d x π e quindi la lunghezza di una circonferenza con diametro uguale a 1 vale giustappunto π che, se da una parte aiuta a semplificare i conti, in realtà è un numero irrazionale, cioè con infinite cifre dopo la virgola, che non si ripetono mai in modo regolare e qui ci addentriamo nella sua storia che risale all’indietro nei millenni: secondo le fonti sarebbero stati, infatti, i Babilonesi i primi a dare a esso valore che indicarono con la frazione 25/8, pari a circa 3,125 (o 3.125), mentre in Egitto tale valore veniva approssimato a circa 3,16 (aut 3.16).

Archimede da Siracusa (III secolo a.C., matematico, fisico e inventore considerato uno dei più grandi scienziati della storia) fu quindi il primo a dare una dimostrazione rigorosa del valore di π che, inscrivendo e circoscrivendo a una circonferenza di raggio r = 1 dei poligoni regolari con sempre più lati, riuscì a delimitarne il valore tra due numeri, i cosiddetti numeri guardiani.

Ecce formula

3 + 10/71 < π < 3 + 10/70

E così il nostro π è conosciuto anche come la costante di Archimede, ma essendo, come detto sopra, un numero irrazionale le sue cifre sono infinite: un bel test per la memoria, per chi volesse cimentarsi, senza dimenticare come, a oggi, la sequenza più lunga di cifre di π mandata a memoria è di oltre 67 mila cifre (auguri…)!

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