Canicola uguale a caldo ed estate
Canicola sinonimo di estate ma soprattutto di caldo: vediamo perché si chiama così, da dove deriva questa parola, e quali sono le sue origini che anticipiamo sono prettamente astronomiche.
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Canicola è sinonimo di periodo estivo, afa, caldo insopportabile e opprimente tipico nelle ore più calde della giornata ma, contrariamente a quanto si possa pensare, non si chiama così in riferimento al fatto che perfino i cani rimangano all’ombra delle loro cucce (o su divani al fresco…). Canicula, in latino infatti sta per piccolo cane e deve il suo nome alla stella più luminosa della costellazione del Cane Maggiore, Sirio. Si tratta della stella più luminosa del cielo che (insieme alla sua costellazione), sorge fra fine luglio e quella di agosto più o meno in corrispondenza con il Sole e così fin dall’antichità il termine indicava le giornate più calde dell’anno nel nostro emisfero (ricordiamo che in quello australe le stagioni sono rovesciate o agli antipodi… rispetto a noi.).
Sirio, in particolare, ai giorni nostri ha la sua levata eliaca (ovvero sorge nello stesso momento del Sole), secondo le effemeridi, intorno al 3 agosto, mentre al tempo degli antichi Egiziani questo fenomeno cadeva intorno a metà luglio il che dava il via, poco tempo dopo, alle piene del Nilo, dalle quali dipendevano interi raccolti e di conseguenza il loro sostentamento. In conseguenza di questa coincidenza astronomico-fluviale la stella era tenuta in grande considerazione, al punto che veniva identificato con Iside, la Dea principale del loro Pantheon.
L’astro del è poi diventato la stella del cane poiché, secondo la tradizione greca, esso rappresenta uno dei due cani (Cane Maggiore e il vicino Cane Minore con la sua Procione) che accompagnavano il gigante Orione (identificato invece dagli Egizi con Osiride il re del loro Pantheon) nelle sue battute di caccia; sempre gli abitanti dell’Ellade fosse foriera di cattivi presagi, in particolare ritenevano che il suo scintillio potesse danneggiare i raccolti, o fosse simbolo di siccità, epidemie e rabbia.
I Romani, per parte loro, sacrificavano un cane e una pecora, insieme a del vino, per scongiurarne gli effetti negativi.
I Celti, infine, la consideravano una benedizione, visto che la sua levata all’alba segnava l’inizio del Lughnasadh (anche Lúnasa o Lughnasa), una delle feste più importanti della cultura gaelica.
Detto che trovandosi poco a sud all’equatore celeste, è praticamente osservabile a qualsiasi latitudine (tranne alle più estreme settentrionali) su fonti (provenienti anche da da siti) molto attendibili, si legge che la canicola deriverebbe dalla presenza del Sole nella costellazione (o nelle costellazioni) di Cane Maggiore et Cane Minore.
Per fare chiarezza, le due sopra citate costellazioni si trovano lontane dall’eclittica, ovvero il piano sul quale ruotano i corpi del nostro Sistema Solare, che segna durante l’anno il cammino del Sole in cielo e nei pressi della quale si muovano i corpi del nostro Sistema. Infatti non compaiono fra le 13 costellazioni attraversate appunto dal Sole nei dodici mesi (le tradizionali 12 dello Zodiaco più l’intruso Ofiuco che si insedia con il suo Serpente fra Scorpione e Sagittario) e neppure nelle 12 dello Zodiaco Astrologico.
Canicola che, peraltro, non può presentare appigli neppure con altre costellazioni canine (o canidi) anche queste lontane dalla nostra eclittica quali:
- Cani da Caccia (più a nord vicino all’Orsa Maggiore);
- Volpetta (sempre a nord e immersa in piena Via Lattea vicino al Cigno);
- Lupo (più a sud a contatto molto stretto con il Centauro).